Pseudonimo di
Giovanni Battista
Strozzi. Uomo politico italiano. Figlio di Filippo il Vecchio e di Selvaggia
Gianfigliazzi, sposò nel 1508 Clarice di Piero, nipote di Lorenzo il
Magnifico, nonostante l'antica rivalità che opponeva le rispettive
casate. Favorito dalla prima restaurazione medicea (1512), guadagnò
numerose cariche; ma in un secondo momento, in seguito ad alcuni contrasti con i
Medici, sostenne la causa repubblicana (1527). Quando Alessandro de' Medici nel
1532 divenne duca, questi fu costretto a rifugiarsi a Venezia dove si
occupò di letteratura, senza mai abbandonare del tutto la politica. Alla
notizia dell'assassinio di Alessandro (1537), accolse a Venezia il suo uccisore,
Lorenzino de' Medici, organizzando una spedizione in Toscana per abbattere il
nuovo duca Cosimo, ma si lasciò sorprendere a Montemurlo dalle truppe del
futuro granduca di Toscana. Catturato, dopo un anno di prigionia e di torture
nella Fortezza da Basso a Firenze, si uccise in carcere. La sua figura di
martire per la libertà infiammò i cuori nel Risorgimento e lo
scrittore G.B. Niccolini compose la tragedia
Filippo Strozzi (Firenze
1489-1538).